Rilievo fotogrammetrico a supporto della revisione del Piano di Gestione forestale, Liguria – Dott. Gabriele Parvi, Forestale Arezzo

Rilievo richiesto per la stima della biomassa legnosa da integrare con i rilievi a terra e confrontare i dati con quelli precedenti e stimare inoltre la crescita del bosco nel periodo.
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© Dott. Gabriele Parvi – Studio Tecnico Agronomico, Forestale e Ambientale in prov. di Arezzo
Il Piano di Gestione Forestale (PdG) è uno strumento di pianificazione obbligatorio per i beni silvo-pastorali sia dei soggetti pubblici che privati e, in quanto tale assume un ruolo fondamentale nel disciplinare e promuovere  l’uso sostenibili dei bosco e dei pascoli. Con questi, infatti sono disciplinate le utilizzazioni boschive, è descritto lo stato dei diritti degli usi civici e le relative modalità di godimento, sono indicate le norme per lai raccolta e la tutela dei prodotti secondari del bosco (quali ad esempio funghi, erbe officinali, ecc.), sono individuati e pianificati gli  interventi di miglioramento relativi alla prevenzione degli incendi, ai rimboschimenti, alle ricostituzioni boschive, alle sistemazione idraulico-forestali, ai miglioramenti dei pascoli, al miglioramento e manutenzione della viabilità nonché a quelli finalizzati all’uso delle risorse silvo-pastorali ai fini ricreativi e di protezione dell’ ambiente naturale.
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Carotaggio di una quercia, Siena, Toscana – Dott. Gabriele Parvi, Forestale Arezzo

Il “carotaggio” è una tecnica dendrometrica di campionamento grazie alla quale si preleva un tassello di legno corrispondente al raggio del tronco o di una grossa branca. E’ spesso utilizzato in Arboricoltura in quanto è un metodo poco invasivo che consiste nell’avvitare una trivella cava al suo interno, il Succhiello di Pressler, perpendicolarmente al fusto.
Raggiunto il centro dell’albero si inserisce poi l’estrattore che permette di tirare fuori la carota cilindrica del diametro di una matita circa. Successivamente all’estrazione della carota “svitiamo” la trivella che viene disinfettata assieme al foro d’ingresso nella pianta.
Sul campione estratto è possibile contare gli anelli, i diversi cerchi annuali, per stabilire l’età dell’albero senza abbatterlo ma non solo; è uno strumento utile per valutare lo stato interno del legno, e ancora la resistenza alla rottura con altri opportuni strumenti.
Campioni che si presentano “bagnati” o che si frantumano a mano rappresentano un avanzato stato di alterazione, inoltre colorazione scura e odore pungente di muffa sono indici di agenti di carie e marciumi.
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Valutazioni di stabilità alberature stradali in prov. di Siena, Toscana – Dott. Gabriele Parvi, Forestale Arezzo

Incaricato dall’Amministrazione Provinciale competente quale Arboricoltore esperto nella cura e gestione degli alberi per l’attività di valutazione delle condizioni vegetative, fitosanitarie e di stabilità degli alberi. Nel caso specifico la valutazione è stata affrontata secondo il protocollo redatto dall’ISA (International Society of Arboriculture e la metodologia VTA (Visual Tree Assessment) che rappresenta ad oggi una delle metodologie di indagine più efficaci, sperimentata ed universalmente riconosciuta per l’identificazione degli alberi a rischio statico e non solo, attribuendo a ciascun esemplare monitorato una determinata Classe di Propensione al Cedimento, secondo la classificazione codificata dalla SIA (Società Italina di Arboricoltura, sezione italiana dell’ISA).
Lo scopo della valutazione è quello di descrivere l’albero al fine di determinarne le condizioni vegetative, fitosanitarie e la conseguente pericolosità (o propensione al cedimento). L’attività considera anche il rischio di possibili danni a cose e persone, nell’eventualità che si verifichi un cedimento di tutta o parte della struttura arborea.
Porzioni alterate o degradate sono causa di discontinuità delle tensioni interne del legno e richiedono modifiche della distribuzione dei carichi nei limiti delle buone pratiche arboricolturali. Si interviene su una pianta per questioni legate alla sicurezza, alla mitigazione del rischio, all’estetica.
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